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Mar

21

2006

A Venezia si va a Gpl

Inquinamento in laguna, presentato nel corso del convegno “Mobilità acquea sostenibile” un progetto per convertire i motori a Gpl. Presto aperti al pubblico quattro distributori e i cantieri incominciano a “muoversi”

Un ambiente chiuso, come quello della laguna di Venezia, pone in primo piano la ricerca di una soluzione per diminuire l’inquinamento derivante dai motori marini. Una proposta è arrivata nel corso del convegno “Mobilità acquea sostenibile – Ambiente e Gpl” che si è tenuto il 17 marzo a Venezia durante il quinto Salone Nautico Internazionale. Il salone non è stato solo un’esposizione di splendide imbarcazioni, a vela e a motore, e di tutti gli accessori ed affini, ma anche una rassegna sul mare con momenti di sport, studio e approfondimento delle problematiche del mare, tra cui quelle della mobilità acquea.

Edoardo Tognon di Agire (Agenzia Veneziana per l’Energia) ha illustrato un progetto già in atto nella laguna di Venezia che prevede la progressiva trasformazione a Gpl (Gas di Petrolio Liquefatti, una miscela di gas idrocarburi costituita prevalentemente da propano e butano) dei motori marini e la costruzione di quattro distributori di Gpl per il rifornimento ad uso nautico. Rispetto ad altri combustibili tradizionali il Gpl ha un costo energetico più basso, dovuto ai più semplici processi di estrazione e lavorazione, con i relativi benefici ambientali. L’obiettivo è di arrivare, in quattro anni, a introdurre questa alimentazione alternativa nel 20 percento delle attuali imbarcazioni circolanti in laguna. I costruttori di imbarcazioni come i Cantieri Navali Calafuria – Tecnomarine si sono dimostrati interessati al progetto e hanno annunciato di avere già allo studio fisherman d’altura alimentati a Gpl.

Fonte: AQVA

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