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Dic

27

2016

Fiaccolata e immersioni per il Natale subacqueo al Gorgazzo

Polcenigo, a decine si sono calati in acqua per rendere omaggio al Cristo immerso a dodici metri sotto la sorgente. Alla tradizionale cerimonia hanno assistito oltre 1.500 persone

Unica e indimenticabile notte di Natale al Gorgazzo, con la 40esima fiaccolata e le immersioni dei subacquei – a decine si sono calati in acqua – per rendere omaggio al Cristo immerso a dodici metri sotto la sorgente dal fondo ancora ignoto, esplorata fino a 212 metri di profondità dallo speleonauta di fama mondiale Luigi Casati. Il sito del Gorgazzo ha potuto a stento contenere tutta la gente, oltre 1.500 persone, che ha assistito alla suggestiva fiaccolata subacquea e alla messa di Natale.

Parcheggi pieni un’ora prima della manifestazione, iniziata alle 23. La festa dai subacquei, presenti tanti vigili del fuoco, ha goduto di un’organizzazione perfetta da parte del Centro Pordenonese Sommozzatori con i tanti associati e in prima fila – fin dal mattino per allestire i gazebo e transennare l’area – il presidente Roberto Battiston, coadiuvato dal vice Giorgio Testa, da Stefania Martin, segretaria, Luca Lis, magazziniere, Stefano Trrvisan, Gianfranco Bagnariol e Andrea Bellet, responsabili delle attività ricreative, giovanili e sociali.

I subacquei, provvisti di fiaccole e torce elettriche, si sono immersi per quasi un’ora sotto il presepe galleggiante, raggiungendo la statua del Cristo dell’abisso, sostenuti dagli appalusi delle tante persone assiepate sugli argini. Il quarantesimo compleanno dei sommozzatori con il Gorgazzo si è completato con l’affollata celebrazione della messa di Natale da parte di monsignor Angelo Santarossa, cerimonia accompagnata dai canti della soprano pordenonese, di fama internazionale, Virginia Pasini, presenti il sindaco Mario Della Toffola, l’assessore Fabio Pegoraro, appassionato subacqueo, e tutti i colleghi dell’amministrazione.

La cerimonia religiosa si è conclusa con l’ultima immersione per portare la corona del rosario al Cristo subacqueo, sotto la lapide posta “A ricordo di chi per agonismo, scienza, fraternità/ nell’acqua fece sacrificio della vita”. Purtroppo, fin dagli anni Sessanta, sul Gorgazzo sono morti degli speleonauti. Per tutto il tempo della manifestazione ha funzionato lo stand del Centro pordenonese sommozzatori distribuendo panettoni, vin brulé, bevande calde con gli auguri di Natale.

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Fonte: Il Messaggero Veneto, articolo di Sigfrido Cescut

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