La quantita’ e il valore dei reperti trovati nelle acque della laguna di Venezia in occasione dei lavori in corso per la realizzazione del Mose saranno nei prossimi giorni oggetto di una conferenza stampa: lo ha reso noto oggi Luigi Fozzati, direttore del Nucleo di Archeologia Subacquea della Soprintendenza Archeologica del Veneto, con sede a Padova. Al Nucleo, ha detto Fozzati, spetta la valutazione dei progetti da realizzare e l’indicazione delle misure cautelative da prendere, che poi vengono realizzate con squadre di archeologia subacquea afferenti a imprese private, pur con il coinvolgimento di una squadra del Nucleo.
”In conferenza stampa – ha detto Fozzati – diremo per filo e per segno tutto quello che abbiamo trovato, fornendo anche immagini topografiche, sebbene non in scala tale da consentire di rintracciare i reperti, per non esporli a spoliazione”. Negli ultimi vent’anni, ha reso noto Fozzati, ”sono stati fatti qualcosa come non meno di un migliaio di scavi archeologici tra Venezia e laguna: abbiamo una massa di dati scientifici e centinaia di migliaia di reperti archeologici che stiamo studiando non solo come Soprintendenza Archeologica, ma anche con il concorso della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Storici di Palazzo Ducale e di diverse Universita’, tra cui quelle di Venezia, Padova e Torino”
Fonte: ANSA