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Mag

27

2008

Portofino: scatta il “Cernia day”

Un “Cernia day” per conoscere meglio una particolare specie ittica dei nostri fondali: l’Area Marina Protetta di Portofino, in collaborazione con l’Università di Genova, il Comune di Santa Margherita Ligure e il dottor Angelo Mojetta di Milano, ha deciso di organizzare una giornata dedicata al censimento della cernia bruna nelle acque di Portofino.

Gli organizzatori hanno pensato di coinvolgere nell’iniziativa i centri di diving che abitualmente operano all’interno dell’area marina, in modo che la giornata di studipo possa costituire anche un evento promozionale per la riserva e per la subacquea. I centri diving partecipanti sono l’Associazione sistema Europa 2000, l’ Esimio Sub, il Gruppo Subacqueo Sori, Massub, Mondo Fondo, Portofino Dive, San Fruttuoso D.C., The European dive’in center e il Centro Sub Duilio Marcante.

Si tratterà di un’occasione unica per i subacquei di vivere le emozioni di un’immersione diversa, nella quale l’esperienza di ciascuno ha modo di essere valorizzata.

Il censimento avrà luogo sabato 7 Giugno, tra le 16 e le 16.45. All’operazione seguirà una cena, alle 20.30, preparata dalla Lega Navale di Santa Margherita.

La cernia bruna (Epinephelus marginatus) è diffusa in tutto il Mediterraneo e vive a una profondità variabile tra i 10 e i 50 metri, spesso vicino a fondali rocciosi ricchi di grotte e fenditure. Gli esemplari più giovani vivono in prossimità della costa. è un pesce di grosse dimensioni, fino a un metro e mezzo, può pesare anche 60 chilogrammi. Molto longeva, la sua età massima è stimata a 61 anni. è di colore bruno con macchie chiare. Solitaria, legata strettamente a un territorio ben definito, piuttosto schiva, la cernia bruna si nutre principalmente di molluschi, crostacei e di altri pesci.

Nel Mar Mediterraneo vivono tre specie di Epinephelus oltre alla Epinephelus marginatus: Epinephelus aeneus, Epinephelus alexandrinus e Epinephelus caninus.

Epinephelus marginatus si riconosce dalle altre per via del margine della pinna caudale arrotondato in modo convesso, per le strisce chiare laterali sulla testa e per il colore tipicamente marrone, più grigio nelle altre specie.

Ogni partecipante riceverà una scheda prestampata su cui inserire i dati. Saranno poi assegnati ai singoli Diving, con un meccanismo di sorteggio, i circa 30 siti di immersione su cui operare. Alcuni siti sono previsti anche nella zona C dell’area marina, ma verranno attivati, per l’occasione, anche alcuni siti di immersione in zona A.

L’idea di base è quella di avere per ogni sito tre o quattro quote di riferimento (0.5, 10, 20 e 30 metri) lungo le quali si effettuerà l’immersione. In ogni sito si immergeranno  otto coppie di subacquei, delle quali quattro effettueranno un transetto orizzontale verso est e quattro verso ovest, mantenendosi alle quote di riferimento previste. Se l’adesione dei subacquei fosse molto ampia, si potrà valutare di scendere con terzetti o doppie coppie di subacquei.

Durante l’immersione, i subacquei dovranno annotare il numero di cernie avvistate e le caratteristiche degli esemplari sulla scheda.

Al termine delle immersioni ogni gruppo farà ritorno al proprio diving center, dove i responsabili fotocopieranno o fotograferanno tutte le schede compilate. La scheda originale rimarrà ai partecipanti come souvenir della giornata.

Sabato 7 giugno alle 16 comincerà l’immersione (conclusione alle 16.45). Alle 19 ritrovo a Santa Margherita nella tensostruttura sul molo per la raccolta dei dati. Alle 20.30 la cena preparata dalla Lega Navale (costo, tra i 20 e i 25 euro a persona). Seguirà la comunicazione dei risultati preliminari.

Informazioni all’indirizzo di posta elettronica info@portofinodive.com.

Il Secolo XIX

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