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Ott

10

2010

Trovato il relitto della nave Po

Nel mare dell’Albania di fronte a Valona individuato il luogo dell’affondamento nel 1941. A bordo c’era anche Edda Ciano, la figlia del Duce.

Trovato il relitto della nave Po
 

VALONA. Una missione archeologica subacquea italiana ha ritrovato il relitto della nave-ospedale "Po", affondata dagli inglesi durante la seconda guerra mondiale davanti alle coste dell’Albania. La tragedia del piroscafo su cui viaggiava nel 1941 anche Edda Ciano, all’epoca crocerossina, che riusci’ a scampare al naufragio, e’ tornata alla ribalta grazie all’impresa portata a termine di recente sul fondale di Valona, come riferisce un servizio in esclusiva pubblicato dalla rivista "Archeologia Viva".

IL RELITTO. Dopo quasi settant’anni il relitto del "Po"¬ un miglio dalla costa di Valona a trentasei metri di profondita’, e’ ancora in perfetto assetto di navigazione come svelano le straordinarie indagini condotte dalla societa’ Asso (Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione), nell’ambito delle attivita’ del Dipartimento di Scienze umane dell’Universita’ di Foggia. Attraverso l’utilizzo delle piu’ sofisticate tecniche speleosubacquee l’equipe e’ penetrata nelle aree piu’ interne del relitto riuscendo ad accedere fino ai ponti inferiori, alla sala macchine e a ispezionare anche la sala operatoria, l’officina e diversi altri ambienti d’interesse storico. Una vera e propria impresa anche a causa della pessima visibilita’ dovuta al fango trascinato sul fondale dai fiumi in piena che sfociano nella baia.

UNA NAVE OSPEDALE. La nave Po fu varata nel 1911 a Trieste. Centotrenta metri di lunghezza, sedici di larghezza, settemilatrecento tonnellate di stazza, allo scoppio del secondo conflitto mondiale fu requisita, trasformata in nave ospedale e dopo quattordici missioni e il trasporto di seimila feriti, fini’ i suoi giorni nella baia di Valona alle ore 23 e 15 del 14 marzo 1941, quando un siluro inglese colpi’ il piroscafo sulla fiancata destra. L’affondamento fu rapido quanto la morte delle ventidue persone tra marinai e crocerossine che si trovavano a bordo. All’epoca l’affondamento di una nave ospedale suscito’ molta emozione anche se, per gli inglesi, attacchi a navi inermi non erano una novita’.

LA FIGLIA DEL DUCE. Tra le varie ipotesi, ricorda il servizio di "Archeologia Viva", si fece strada anche una versione piu’ romanzata, ovvero che i servizi inglesi avessero intercettato il nome di Mussolini nella lista degli imbarcati. In realta’ c’era a bordo un Mussolini, ma si trattava di Edda, figlia del duce e moglie del ministro degli Esteri Galeazzo Ciano, allora trentenne e crocerossina, che scampo’ all’affondamento. Quando, successivamente, la verita’ fu appurata, si confermo’ invece l’ipotesi dell’oscuramento: la Marina italiana riferi’, appunto, che la nave aveva spento le luci per non rendere evidenti altre navi italiane alla fonda nella stessa baia di Valona.

fonte: RAI 1

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