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Croazia: il relitto del Vis, la nave ammiraglia di Tito

La nave ammiraglia Vis, utilizzata da Josip Broz Tito, da alti ufficiali della Marina Jugoslava e da alcuni personaggi famosi del mondo della politica e dello spettacolo. è la prima imbarcazione volutamente affondata in Croazia, con l’intento di sviluppare turismo subacqueo.

La storia

La motonave “VIS” (che prende il nome dall’omonima isola dalmata, in italiano Lissa) era la nave ammiraglia della Marina Militare della Repubblica Federale di Jugoslavia, a disposizione del Maresciallo Josip Broz Tito che tuttavia utilizzò poche volte.


La costruzione della nave, lunga 58 metri e larga 8,5, iniziò nel 1953 nei cantieri Uljanik di Pola, e fu varata nel 1956. Lo scafo fu costruito in acciaio, con i ponti in alluminio ricoperti di teak spesso 6 centimetri. La nave eraera fornita di due motori diesel da 1.000 cavalli, e tre motori ausiliari che venivano utilizzati come generatori di corrente.

Originariamente destinata a nave militare da passeggeri, la nave era dotata di due saloni e 32 lussuose cabine con 52 posti letto: in pratica, una specie base militare galleggiante per gli alti ufficiali, armata solo con 2 mitragliatrici da 20 mm. In seguito al crollo dell’ex Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia fu messa in disarmo e per molti anni restò in stato di abbandono, finchè, nel 2002, fu acquistata da un privato, tal Arsen Brajkovic.

L’imprenditore, che all’epoca dell’Armata Popolare Jugoslava aveva svolto il servizio militare a bordo di questa nave. aveva intenzione di trasformarla in un lussuoso yacht da crociera, ma il progetto non venne realizzato per mancanza di fondi, per cui pensò di attraccarla nel porto di Pola e trasformarla in un bar, ma non riuscì ad ottenere le necessarie autorizzazioni.  Con il fallimento di questo secondo progetto, Brajkovic decise allora di provare ad ottenere il nulla osta per affondarla in sicurezza e farla diventare un’attrazione per i subacquei. Dopo un iter burocratico durato quattro anni, finalmente il 22 maggio 2016 la Vis, dopo lo scoppio di alcune cariche esplosive posizionate ad hoc, affondò a circa 300 metri al largo delle coste di Capo Promontore, la punta estrema meridionale dell’Istria, posizionandosi in assetto di navigazione su un fondale di 35 metri.

L’immersione

Il relitto, bonificato di tutto ciò che poteva provocare inquinamento ambientale o costituire un pericolo per la sicurezza dei subacquei, è perfettamente conservato e consente una facile penetrazione per i subacquei abilitati. La vita subacquea lo sta lentamente colonizzando, ed oggi, invece degli ufficiali e dei personaggi del mondo della politica e dello spettacolo che vi si sono avvicendati, è visitato, oltre che dai subacquei, da numerosi banchi di pesci.

Nel sito di immersione ci sono due boe, una fissata alla bitta di poppa e l’altra a quella di prua, per cui è possibile scegliere da che parte iniziare l’immersione. Con buona visibilità la nave si avvista già da 7 metri di profondità.

Iniziando da prua, si scende sul ponte principale alla profondità di 25 metri, accanto al verricello dell’ancora. Circa 10 metri più avanti si trova l’area di comando, composta da tre ponti. Il ponte superiore, dove si trovano il ponte di comando e il radar, è a 18-20 metri di profondità. I boccaporti collegati alla sala motori sono stati lasciati aperti, e possono essere utilizzati dai subacquei esperti e qualificati per visitare la sala macchine, dove, alla una profondità di 32 metri si trovano i due motori di propulsione. Si può uscire poi dallo stesso percorso oppure attraverso le grosse aperture causate dalle esplosioni, che si trovano sia sul lato sinistro che su quello destro dello scafo.

A 20-23 metri di profondità troviamo il secondo ponte, con i locali privati di Tito: il salone, la camera da letto e un terrazzo.

Infine, sul terzo ponte, alla profondità di 23-25 metri, sulla murata di dritta della nave (a destra, guardando da prua a poppa) si possono visitare le cabine dell’equipaggio, la cucina, la sauna e la lavanderia, mentre lungo tutta la murata di sinistra, fino alla sala macchine, si trova la sala da pranzo del ristorante. A poppa sono situate le cabine del comandante e degli ufficiali di bordo.

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