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Ott

5

2010

La nuova sfida di Genoni: ‘Superare il muro di -150’

Nelle acque liguri di Zoagli il pluri primatista mondiale di immersione si cimenta in una specialità nuova: sarà il primo a scendere negli abissi senza respirare, trascinato da uno speciale scooter subacqueo. "L’obiettivo è sperimentare nuove frontiere"

di GIANLUCA STROCCHI

La nuova sfida di Genoni "Superare il muro di -150"

Genoni in azione negli abissi

ZOAGLI  –  Il richiamo delle profondità marine ha finito per prevalere. E così, dopo essersi preso un lungo periodo di pausa durante il quale (oltre a sviluppare la sua scuola di apnea) si è messo a disposizione per una serie di studi medico-scientifici, compresa una spedizione sull’Everest con immersione in apnea in un lago a 5200 metri di altitudine, Gianluca Genoni ha deciso di cimentarsi nell’ennesima prova al limite. Anzi, in una nuova sfida agli abissi, in una specialità mai tentata prima, con una tecnica di discesa inedita: il pluricampione mondiale di immersione in apnea profonda (15 i record stabiliti nelle discipline più classiche) sarà infatti il primo uomo a scendere a grande profondità marina, in apnea, guidando uno speciale scooter subacqueo, il Suex Xk, allestito appositamente per questo tentativo e in grado di raggiungere la velocità di 80 metri al minuto (il più veloce nel suo genere) e scendere fino a una profondità di 250 metri.

PROVA GENERALE A -150 RIUSCITA –
Teatro di questa impresa, che è anche un concentrato di tecnologia innovativa (oltre allo scooter Genoni avrà a disposizione un particolare jacket di sicurezza messo a punto dai ricercatori della Mares e tutta l’immersione sarà documentata da microcamere subacquee Easy Dive che lo aspetteranno anche alla profondità massima), sabato mattina, le acque liguri antistanti Zoagli (golfo del Tigullio), dove ormai lo staff si sta allenando da mesi. Proprio

qui è stata effettuata nei giorni scorsi la misurazione del cavo lungo il quale scenderà l’atleta di Busto Arsizio, da parte del notaio Assunta di Gennaro, che ha dunque anche collocato due sigilli, uno a 150 metri e l’altro due metri più in là. Il primo è servito per l’ultima prova di allenamento, effettuata giovedì e perfettamente riuscita: alle 9.45 Gianluca si è immerso trascinato dal suo scooter Suex ed è riemerso 3’45" dopo, esultante per la perfetta riuscita della prova generale in vista del tentativo di record previsto per sabato

GENONI: "VOGLIO SUPERARE IL MURO DEI -150" –
"Questa prova costituisce già di per sé un primato del mondo non avendolo mai provato nessun altro prima  –  sottolinea Genoni  –  ma il mio obiettivo è quello di superare fisicamente e psicologicamente la soglia dei 150 metri. Per la prima volta l’obiettivo non è superare un record o me stesso, e questo in effetti mi sembra un po’ strano, ma è forse ancora più ambizioso: cercare di sperimentare nuove frontiere e nuovi materiali per lo sviluppo di questa disciplina sportiva che per me resta sempre la più bella e la più affascinante". Una prova come questa richiede un’assistenza subacquea di prim’ordine, non semplice da preparare e da testare, affidata alla squadra capitanata da Giorgio Canepa, dell’Abyss diving center di Rapallo.

INCOGNITA METEO SPADA DI DAMOCLE – Questa disciplina ha un contenuto tecnico molto importante, per cui è necessario che l’atleta sia perfettamente lucido durante le varie fasi dell’immersione per poter gestire al meglio tutti i passaggi tecnici che questa comporta: controllo dell’acceleratore, della traiettoria, compensazione, virata, jacket di sollevamento. Anche perché i duri mesi di allenamento e preparazione si concentreranno in poco più di 3 minuti, tempo permettendo. Se le condizioni atletiche e psicologiche del recordman lombardo sembrano ottimali, come sempre in questi casi è l’incognita meteo a restare una vera e propria spada di Damocle.

UNA STORIA DI SIMBIOSI CON IL MARE – "Ci meritiamo tempo buono, visti gli sforzi prodotti da tutti per rendere fattibile la prova ma, si sa, al tempo non si comanda. Le sensazioni sono buone, ho provato emozioni veramente molto intense: sono proprio soddisfatto di questo lungo periodo di allenamento e del clima che si è creato all’interno di tutto lo staff. Ora ci concentriamo per l’ultimo tuffo, il più impegnativo ma anche il più emozionante", conclude Genoni, pronto a scrivere un’altra importante pagina della sua storia di simbiosi con il mare.

fonte: La Repubblica.it

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