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Feb

4

2018

Rapallo: lutto nel mondo sub, è morto Giorgio Odaglia

E’ morto a Rapallo dove abitava, il cardiologo Giorgio Odaglia, già primario al San Martino di Medicina dello Sport. Un personaggio di grande spessore e umanità. Negli anni Settanta, con il boom della subacquea, le morti per embolia erano frequentissime e Odaglia, con la collaborazione di Duilio Marcante e Luigi Ferrero (Cressi Sub), ma anche degli specialisti delle forze armate, diede una forte spinta nel limitare gli infortuni. Basilari le tabelle per rispettare i tempi di emersione in rapporto alla profondità del fondale raggiunta, alle giuste miscele di ossigeno. Meriti riconosciutigli in campo internazionale. Nello stesso tempo ottenne con determinazione le necessarie camere di decompressione. Ebbe anche un ruolo importante, se non determinante nella realizzazione del Cristo degli Abissi di San Fruttuoso, opera dello scultore Guido Galletti; voluto per ricordare le vittime dei fondali.

Il professor Odaglia lascia la moglie Franca Mari (figlia di un grande dirigente della pallanuoto) e i figli Stefano e Federica con le rispettive famiglie. Oggi alle 17 verrà recitato il rosario all’Oratorio dei Bianchi; domani alle 10.30 i funerali nella Basilica dei Santi Gervasio e Protasio.

Manovra di Marcante-Odaglia

La Manovra di Marcante-Odaglia, dal nome di Duilio Marcante e Giorgio Odaglia, è una manovra di compensazione forzata dell’orecchio medio utilizzata principalmente in subacquea. È conosciuta a livello internazionale col nome di Manovra Frenzel, dal nome di Hermann Walter Gotthold Frenzel, medico e ufficiale della Luftwaffe che sviluppò la manovra durante la seconda guerra mondiale operando con i bombardieri Junkers Ju 87 Stuka.

Questa manovra venne messa a punto dal padre della subacquea italiana, Duilio Marcante, assieme al pioniere della medicina subacquea italiana dott. Giorgio Odaglia.

Sfrutta sia il movimento che la pressione: la lingua chiude il collegamento con i polmoni, iniziando un movimento simile alla deglutizione e in seguito fungendo da pompa, verso l’alto, per esercitare la spinta pressoria verso l’orecchio medio. Anche questa manovra, come il Valsalva, si effettua con le narici chiuse.

Questa manovra, una volta imparata con un po’ di pratica, è la più sicura ed efficace.

Il manuale d’immersione di una delle federazioni di subacquea cita testualmente:

« non chiede l’intervento di una sovrapressione polmonare né ha sui polmoni riflesso alcuno, per cui evita qualsiasi alterazione cardiocircolatoria escludendo le conseguenze addebitate al Valsalva, fatto che lo rende particolarmente consigliabile per l’apneista; sia pure attraverso un’esecuzione più elaborata, e così richiedendo particolari capacità, può ottenere una pressione anche superiore al Valsalva, senza che il soggetto debba essere eccezionalmente muscoloso; è di rapida esecuzione e può essere ripetuto continuamente con minimo sforzo e con estrema facilità. »

Fonte: Levante News

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