Uno studio rivela come le ctenofore possono unirsi e condividere funzioni corporee
Un gruppo di scienziati che studiava la medusa pettine, Mnemiopsis leidyi, ha fatto una scoperta sorprendente grazie a un’osservazione fortuita. Durante la loro ricerca, hanno notato che queste particolari ctenofore, quando ferite, possono fondersi insieme per formare un individuo unico e persino condividere alcune funzioni corporee.
Mantenendo una popolazione di meduse pettine in un serbatoio di acqua di mare, il team ha notato un individuo insolitamente grande con una strana forma del corpo. Sembrava che due meduse si fossero fuse insieme, un fenomeno che ha suscitato grande stupore tra gli scienziati.
Il dottor Kei Jokura, autore dello studio dell’Università di Exeter, Regno Unito, e degli Istituti Nazionali delle Scienze Naturali di Okazaki, Giappone, ha raccontato a IFLScience di essere rimasto scioccato quando ha trovato un documento che confermava la fusione nelle meduse pettine già segnalata nel 1937. Questa scoperta ha spinto il team a condurre i propri esperimenti.
Raccogliendo meduse pettine da luoghi diversi e tenendole a stretto contatto dopo aver rimosso una sezione dei loro corpi, il team ha osservato che nove su dieci esperimenti hanno mostrato una fusione riuscita. Le coppie fuse sono sopravvissute per tre settimane, sviluppando funzioni corporee condivise come contrazioni muscolari sincronizzate.
Le meduse fuse avevano anche tratti digestivi fusi che mantenevano l’intero organismo nutrito. Questo fenomeno ha portato gli scienziati a ipotizzare che le ctenofore potrebbero mancare di un sistema di allo-riconoscimento, che è la capacità di distinguere tra sé stessi e gli altri.
Jokura ha dichiarato che i dati raccolti suggeriscono che due individui separati possono fondere rapidamente i loro sistemi nervosi e condividere potenziali d’azione. Il prossimo passo della ricerca sarà focalizzato sul sistema nervoso delle meduse pettine fuse, utilizzando l’imaging dal vivo per osservare direttamente come i segnali elettrici viaggiano tra di loro.
Lo studio, che è stato pubblicato sulla rivista Current Biology, ha aperto nuove prospettive sulla biologia delle meduse pettine e sulle loro capacità di fusione e condivisione di funzioni corporee.
Fonte: Scienze Notizie