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Belize, Great Blue Hole

Belize, Great Blue Hole: tra stalattiti e squali

Immergersi al Blue Hole è un’esperienza unica. Reso famoso da Jacques Cousteau che nel 1971 lo dichiarò uno dei migliori siti di immersione del mondo,  è in pratica una grotta calcarea sommersa perfettamente circolare, dovuta all’innalzamento del livello dell’acqua durante l’Era Glaciale.

Il Great Blue Hole è una gigantesca dolina marina vicino al centro di Lighthouse Reef Atoll, un piccolo atollo al largo della costa del Belize, nella parte più orientale della sua barriera corallina. La voragine, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è di forma perfettamente circolare, e si estende per 300 metri di diametro e 123 metri di profondità.
La sua struttura si è formata millenni orsono, quando una grotta calcarea sopra il livello del mare, in seguito all’innalzamento degli oceani, si allagò e crollò, sprofondando verso il basso e riempiendosi di acqua, per cui ora i subacquei possono immergersi tra gigantesche formazioni di stalattiti e stalagmiti.


Nonostante la profondità, la grande visibilità sott’acqua consente ai subacquei di vedere facilmente le sue formazioni di grotte e la fauna marina, il che ha portato il sito a essere costantemente classificato come uno dei migliori siti di immersione al mondo.
In realtà non è una delle migliori immersioni che si possono effettuare in Belize, specialmente se ci si aspetta di vedere varietà di colori e di fauna sottomarina, ma di certo nessun subacqueo farà a meno di includere l’esperienza di un tuffo in questo luogo magico e misterioso che attira ogni anno migliaia di subacquei da tutto il mondo.
Il periodo migliore per programmare un viaggio in Belize è tra gennaio e maggio, in modo da evitare la stagione delle piogge.

Per raggiungere il sito di immersione sono necessarie circa tre ore di navigazione, e generalmente i diving center, per ammortizzare i costi, propongono il “full day”, aggiungendo altre due immersioni a quella nel Blue Hole, anche per la breve durata di quest’ultima: circa 20/25 minuti, di cui solo 8 alla massima profondità consentita, di 40 metri. Per godere bene questa immersione è necessario avere una discreta esperienza ed un ottimo assetto. Purtroppo però può capitare di trovarsi in mezzo ad un assembramento di sub nuovi brevettati e con pochissima se non nulla esperienza, con il rischio di trasformare quello che dovrebbe restare come un bellissimo ricordo, in qualcosa di deludente e fastidioso.
Tanto più che non è certo una gita economica, considerando che si spendono in media dai 250 ai 300 dollari USA, a cui va aggiunta la tassa per il Parco marino di 40 dollari.

L’immersione

L’immersione inizia con una discesa ai 12 metri, seguendo una piattaforma calcarea sabbiosa che circonda il Blue Hole. La piattaforma inizia subito sotto la superficie, ed è ricoperta di corallo fino a circa 6 metri di profondità, dove diventa un dolce pendio sabbioso che conduce a un oscuro abisso. Dopo un paio di minuti per verificare l’assetto, le guide accompagnano i sub fino al drop off dove si inizierà la discesa nell’oscurità. Scendendo, le profondità drenano i colori in una tonalità cupa non molto diversa dalla luce naturale che si può vedere subito dopo il tramonto. L’unico riferimento è la parete di roccia calcarea.

Belize, Great Blue Hole

A circa 18 metri di profondità si iniziano a vedere le prime sagome dei predatori più affascinanti dell’oceano: se si è fortunati, 10/15 squali caraibici della barriera corallina si avvicineranno curiosi gironzolando nel blu. Ma non c’è molto tempo per fermarsi ad osservarli, la discesa continua fino a circa 30 metri di profondità, dove scure colonne stalattitiche pendono dalla volta di una caverna scavata dall’erosione durante l’ultima era glaciale.

L’emozione è forte, l’ambiente è gotico e inquietante, non si può non restarne affascinati e il tempo sembra fermarsi. Poi, all’improvviso, il richiamo della guida riporta alla realtà, un controllo al computer indica che si sono raggiunti i 40 metri. La guida accompagna i sub per un breve giro in mezzo alle stalattiti, mentre occasionalmente uno squalo grigio o un martello può apparire improvvisamente dal buio della profondità e sfrecciare via rapidamente.

Blue Hole Belize

Dopo alcuni minuti inizia la lenta ascesa verso la superficie, ritrovando il gruppo di squali, con qualcuno curioso che ogni tanto arriva a portata di mano ispezionando i visitatori nel suo territorio. Ci si ritrova di nuovo sul pianoro sabbioso, dove ora si possono osservare file di bollicine che fuoriescono da minuscole fessure nella sabbia: sono le bolle esalate in profondità nella grotta che filtrano tra piccole spaccature fino a raggiungere la superficie. Infine, dopo la consueta tappa di sicurezza, si raggiunge la superficie e si risale in barca.

Alla resa dei conti, molti subacquei hanno grosse aspettative da questa immersione, ma, specialmente se abituati alle immersioni di un’ora e ai colori e alla vita della barriera corallina, alla fine ne rimangono delusi.
Per cui è giusto affrontare questa esperienza sapendo ciò che ci aspetta: solo così l’immersione nel Blue Hole, specialmente se avremo la fortuna di trovare una giornata con ottima visibilità la fauna selvatica in movimento, sarà di certo un’esperienza emozionante e indimenticabile.

Un commento su “Belize, Great Blue Hole: tra stalattiti e squali

  • Michele Salvò | Rispondi

    Sono d'accordo sul fatto che la prima impressione potrebbe essere quella della delusione,
    poiché all'interno del Blue Hole è difficile avvistare la fauna marina, nonostante i video in rete spesso mostrino una buona presenza di squali e altri pesci pelagici..
    Questo è dovuto al fatto che i video combinano le immagini dell'immersione nel Blue Hole con altre due immersioni incluse nel full-day.
    …immersioni che considero davvero straordinarie.
    Infatti, ci troviamo all'interno di uno dei tesori marini più preziosi del pianeta: la barriera mesoamericana, una delle più lunghe al mondo.
    Qui, non mancheranno incontri ravvicinati con decine di squali grigi.
    Di solito, durante la pausa, si sbarca sull'atollo di Half Moon Caye, un luogo assolutamente incontaminato con una diversità di avifauna interessante.
    Si pranza sulla spiaggia e poi si parte per un'escursione nell'atollo per ammirare uccelli di ogni specie.

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