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Lug

21

2008

Aree marine per disabili, anche immersioni in braille

Godere di un’esperienza straordinaria come l’immersione nelle acque cristalline delle aree marine protette finalmente non e’ piu’ precluso ai disabili. Da nord a sud, dalle Cinque Terre, in Liguria, al Plemmirio, in Sicilia, sono molte le riserve marine che offrono alle persone con diversa abilita’ motoria la possibilita’ di vivere il mare a 360 gradi.

In particolare, l’area marina delle Cinque Terre propone un percorso subacqueo appositamente attrezzato per i diversamente abili, sia con problemi motori che sensoriali. Il percorso proposto si trova a Punta Corone, vicino a Monterosso ed e’ stato pensato in modo tale di offrire agli utenti con discapacita’ motorie o visive un punto di riferimento.
Dal punto di vista tecnico dell’immersione, il percorso si trova ad una distanza di circa 200 metri dalla costa e si percorre in circa 45-50 minuti. Per segnalarlo dalla superficie e’ stata installata una boa, di color nero, dove si puo’ ormeggiare l’imbarcazione. Il percorso compie un giro ovale, di circa 200 metri, dove inizio e fine coincidono, ed e’ posto su un fondale tra i 9 e i 18 m di profondita’: per immergersi e’ dunque sufficiente un brevetto di primo livello ‘open water’.
Il subacqueo puo’ seguire un punto di riferimento che consiste in una cima sorretta da 15 picchetti alti circa 60 cm., in modo da non impattare sul fondale con la propria attrezzatura. Durante il percorso sara’ possibile ammirare ma anche toccare numerose specie marine di flora e fauna, come le scaglie della Pinna nobilis, la solidita’ della madrepora Cladocora caespitosa, la ruvidita’ del tunicato Halocinthya papillosa e la carezza delle foglie di Posidonia oceanica. Se si e’ fortunati si possono vedere cernie, aragoste o murene nelle loro tane. Per informazioni www.parconazionale5terre.it o al numero di telefono 0187-76031.

Spostandosi al sud, in Sicilia, sempre particolarmente attivo su questo fronte e’ il Consorzio dell’Area del Plemmirio, a Ortigia (Siracusa). Con il progetto ‘Liberi di volare’, fortemente voluto dal direttore Vincenzo Incontro, il Plemmirio si propone di abbattere le barriere fra ‘abili’ e ‘non’, attraverso percorsi specifici.
Per i non vedenti c’e’ un apposito percorso subacqueo in braille, mentre e’ possibile usufruire di due percorsi tattili all’interno della zona B dell’ area protetta, nei pressi di quella che viene chiamata zona di Capo Meli e di Punta Mola. Queste due passeggiate subacquee si snodano per circa 100 metri ciascuna e sono percorribili in circa 40 minuti, con movimenti lenti per poter godere delle bellezze dei fondali. I tragitti sono delimitati da funicelle, che permettono ai sub stanchi o rimasti momentaneamente soli di riposarsi.
Quel che avviene nei fondali viene descritto dai cartelli scritti in braille. Prima dell’immersione, alcuni esperti istruiscono i sub sulle tecniche da utilizzare nei fondali, attraverso una sessione verbale e un modulo in braille, in inglese e in italiano.
Alla Fanusa, dove ci sono tre varchi per l’accesso dei disabili in spiaggia e speciali scivoli per arrivare in carrozzina fino alla riva, e’ presente anche un Infopoint per il turismo dei disabili. E’ sempre attivo anche l’Aquavision, lo speciale trimarano dal fondo trasparente, dove l’emozione di un’immersione virtuale nel mondo sottomarino e’ possibile anche ai disabili, accompagnati da personale specializzato.
Il Plemmirio ha organizzato anche l’ ”Estate Disabili 2008”. Informazioni su www.plemmirio.it (telefono 0931-449310). Corsi di immersioni per disabili sono stati tenuti anche al parco nazionale dell’Asinara, curati da Hsa Italia, l’ Associazione Nazionale Attivita’ Subacquee e Natatorie per Disabili presieduta da Aldo Torti che si occupa di questi temi sin dal 1973 (www.hsaitalia.it).

Ansa

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