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Mar

17

2012

James Cameron alla conquista degli abissi più profondi della Terra

Ventimila (e più) leghe sotto i mari

cameron-deepsea

Il titolo del celebre romanzo di fantascienza di Jules Verne oggi calzerebbe a pennello, per descrivere la titanica impresa che si appresta a compiere il grande regista James Cameron: raggiungere in solitaria e in un sottomarino da lui stesso progettato il luogo più profondo e sconosciuto della Terra, la Fossa delle Marianne. Una sfida al limite delle possibilità umane e ad alto tasso di rischio-vita per realizzare un video in 3D, che certamente sarà ricordato come il “più rischioso della storia”.

Un altro grande record, quindi, per il regista/inventore canadese, che da sempre intrattiene un legame significativo con il mare, profondo (è il caso di dirlo) al punto da allestire un’intera flotta subacquea di sottomarini compatti e mezzi marini da esplorazione del valore di 400 milioni di dollari. Del resto cosa ci si poteva aspettare dall’autore di Titanic (secondo film dopo Avatar, dello stesso Cameron, per maggiore incasso della storia del cinema) e The Abyss.

Le profondità oceaniche sono l’ultima frontiera inesplorata del nostro pianeta, con ricchezze scientifiche sufficienti a colmare un centinaio di anni di esplorazioni“– ha dichiarato lo stesso Cameron – ”Il nostro compito è quello di costruire un’eredità scientifica per le generazioni a venire”.

Il Deepsea Challenger sarà il nome dell’affidabile compagno di viaggio del regista canadese, con il quale effettuerà una discesa ad 11.000 metri di profondità sul fondo del Challenger Deep, una terribile depressione nella Fossa delle Marianne. Al momento il team del Deepsea è impegnato in test dettagliati di immersione senza cavo al largo della Papua Nuova Guinea.

Prima di Cameron quest’impresa fu tentata la prima volta oltre mezzo secolo fa da Jacques Piccard, e per la seconda (e ultima) dal presidente di Virgin, il magnate avventuriero Richard Branson.

Chissà se sul fondo degli abissi esistono esseri viventi in grado di sopravvivere ad una pressione pari a 11.250 tonnellate per metro quadro. Una cosa è certa: la prima persona che avranno l’onore di ammirare sarà niente poco di meno che James Cameron. Chiamali pesci!

Articolo di Maurizio Perriello, Superga Cinema

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