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Lug

21

2008

Immersioni nei Parchi Marini

Immersioni spettacolari in posti unici, tutti da scoprire o da riscoprire. In Italia, nelle aree marine protette, anche quest’estate e’ possibile inabissarsi nelle calette e ammirare i fondali ricchi di vita nascosta. Come sempre, la cosa fondamentale e’ rispettare le regole che tutelano questi straordinari gioielli del Mediterraneo.
Ecco, da nord a sud, una mappa di alcuni posti doc per godere del mare protetto.

PORTOFINO
: Nella celebre localita’ ligure l’unica zona a riserva integrale (zona A) e’ l’insenatura di Cala dell’Oro, dove sono consentite solo attivita’ di soccorso e ricerca scientifica autorizzate dal soggetto gestore. Snorkeling e apnea sono sempre consentiti nel resto del parco, cosi’ come la navigazione a remi o a vela, mentre i natanti di massimo dieci metri si devono attenere a un tetto di velocita’ di 5 nodi. Ai privati occorre un’apposita autorizzazione giornaliera, mentre i centri diving hanno un nulla osta per tutto l’anno.
Nella zona B l’ormeggio e’ consentito alle unita’ da diporto non piu’ lunghe di 7,50 mt presso i gavitelli nei siti di Cala degli Inglesi, S. Fruttuoso (lato destro) e Punta Chiappa; alle imbarcazioni presso i gavitelli nel sito di S. Fruttuoso (lato sinistro). Al fine di preservare il fondale non e’ consentito ancorare. Per i diportisti l’ormeggio nella riserva e’ consentito solo in quattro zone, quello di S. Fruttuoso e’ l’unico ad ospitare barche tra i dieci e i 24 metri.

ASINARA: E’ possibile accedere all’isola sarda con barca a vela privata presso il campo boe di Cala Reale, e presso gli altri campi di Cala d’Oliva e Trabuccato. L’accesso alla boa e’ autorizzato dal gestore del campo boe (Cormorano Marina) che deve essere contattato per telefono o con radio (VHF 74).
Nella rada della Reale, nei pressi del molo sono disponibili 24 boe di ormeggio che consentono la sosta anche per piu’ di un giorno, il bagno e lo sbarco a terra con tender a remi. L’ok all’ormeggio consente anche la navigazione a vela nell’intera area marina protetta al costo di 2 euro per metro lineare di barca per tutti i mesi dell’anno ad eccezione di agosto (2.50 euro per metro lineare). Per i sub, i diving autorizzati sono a Porto Torres, Stintino e Castelsardo.

TAVOLARA-PUNTA CODA CAVALLO: il parco marino si sviluppa lungo uno dei tratti di costa piu’ belli e suggestivi del litorale sardo, nei comuni di Olbia, Loiri Porto San Paolo e San Teodoro, per un’estensione di circa 15.000 ettari. Nella zona A, che comprende nell’Isola di Tavolara la zona a sud di Cala di Levante, Punta del Papa e Punta del Passo Malo, e nell’isola Molarotto la zona marina circostante, sono possibili le visite guidate subacquee, regolamentate dall’Ente Gestore, in aree limitate secondo percorsi prefissati, tenendo comunque conto delle esigenze di elevata tutela ambientale.
Maglie molto piu’ larghe nel resto dell’area: in particolare, in zona B e’ consentita la navigazione a natanti e imbarcazioni a bassa velocita’ (non piu’ di 10 nodi) e la balneazione.

MIRAMARE: La riserva marina di Miramare a Grignano (Trieste), gestita dal WWF, e’ tra le poche che consente la possibilita’ di immersioni notturne. La particolarita’ della visita e’ quella di offrire ai sub la possibilita’ di vedere gli organismi che, proprio durante la notte, escono dagli anfratti per cacciare e per svolgere le loro attivita’ biologiche, mentre molti altri riposano sospesi a mezz’acqua. La visita in notturna, infatti, si svolge principalmente presso la scogliera, la cui profondita’ massima e’ di 9 metri. E’ necessaria la prenotazione telefonica. Il numero minimo di partecipanti al gruppo e’ di 6 persone, mentre il numero massimo e’ di 10.

ARCIPELAGO TOSCANO: Per visitare l’isola di Montecristo (solo da terra) e’ necessario ottenere un’autorizzazione congiunta fra Corpo Forestale dello Stato ed Ente Parco. L’ingresso e’ per mille persone l’anno in gruppi di un massimo di 50 persone alla volta.
L’ingresso via mare invece e’ possibile solo per scopi di ricerca scientifica. A Gorgona, isola-carcere, l’unico corridoio di accesso per le barche e’ quello di Cala dello Scalo, ma occorre l’autorizzazione della direzione del carcere. Si organizzano visite guidate solo il martedi’, organizzate dalla Cooperativa Parco Naturale ‘Isola di Gorgona’, la sola autorizzata dal ministero di Grazia e Giustizia.
Pianosa e’ visitabile dal 1998, quando e’ stato chiuso il carcere, ma le visite sono a numero chiuso e con percorsi guidati. La balneazione e’ consentita solo a Cala Giovanna.
A Giannutri aperte via mare e via terra Cala Spalmatoio e Cala Maestra.

LA MADDALENA: Nelle zone MA (zona di rilevante interesse naturalistico nella quale il rapporto tra uomo ed ambiente e’ limitato) ed MB e’ consentita la balneazione, tranne che in prossimita’ delle aree di nidificazione degli uccelli marini.
Nelle zone MA sono vietate le immersioni subacquee individuali, mentre sono consentite nelle zone MB solo se muniti di apposito contrassegno rilasciato dall’Ente Parco. Nelle zone MA e’ consentita solo la navigazione ed il transito (massimo 5 nodi) finalizzata alla sosta negli appositi campi boa, se muniti di apposito contrassegno, nelle zone MB navigazione consentita con il contrassegno rilasciato dall’Ente Parco.

Ansa

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